Classificazione scientifica:
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
Illustrazione di anguilla
- Sottoregno: Eumetazoa Bilateria
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Superclasse: Gnathostomata
- Classe: Actinopterygii
- Sottoclasse: Neopterygii
- Infraclasse: Teleostei
- Superordine: Elopomorpha
- Ordine: Anguilliformes
- Sottordine: Anguilloidei
- Famiglia: Anguillidae
- Genere: Anguilla
- Specie: A. anguilla
Morfologia: corpo molto allungato a sezione cilindrica
anteriormente e compressa lateralmente nella regione della coda; colorazione
molto scura sul dorso, giallastra o grigia sul ventre; pinna dorsale, caudale
ed anale fuse in un'unica pinna; mancano le pinne ventrali; squame piccolissime
e cute molto scivolosa per l'abbondanza di muco prodotto da apposite cellule
cutanee.
Distribuzione: nelle acque salmastre costiere ed in ogni tipo di acque
interne.
Habitat: specie a migrazione catadroma (dai fiumi scende al mare per
riprodursi), predilige gli ambienti con fondali melmosi pur adattandosi a
qualunque ambiente d'acqua dolce.
Alimentazione: invertebrati acquatici, piccoli pesci ed uova di pesce in
attesa di schiusa, rane, girini, vermi.
Ciclo biologico: Interessante è il ciclo riproduttivo, che ancora oggi rimane
un mistero per molti studiosi, fin dagli studi di Aristotile. L’anguilla non si
riproduce in cattività, permane nei fiumi, nei laghi e negli stagni europei
solo allo stadio di novellame. Quando le anguille hanno raggiunto la loro
maturità sessuale (da 6 a 12 anni per i maschi e da 9 a 18 anni per le
femmine), ritornano all’unico loro luogo di nascita: il Mar dei Sargassi,
nell’Oceano Atlantico, al largo della Florida (USA), dove si riproducono e da
dove non ritornano. Le loro larve vi restano da uno a due anni, poi sono portate dalla Corrente del
Golfo fino alle coste europee dove arrivano dopo un viaggio di 200-300 giorni.
I loro arrivi sono scaglionati dall’inizio dell’inverno nel sud dell’Europa
fino all’inizio dell’estate successiva nel nord. Si trasformano allora in
cieche, piccole anguille trasparenti da 6 a 12 cm, e rimangono negli estuari in
cui si nutrono di plancton. Colonizzano poi progressivamente fiumi, laghi e
stagni di pianura dove diventano anguille gialle, per poi arrivare all’apice
della crescita sotto forma di argentine o capitoni (femmina di grandi
dimensioni lunghe fino a un metro e mezzo).
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Ciclo riproduttivo dell'anguilla. |
STATO DI CONSERVAZIONE
CRITICO
Purtroppo l'anguilla è una specie considerata a rischio estremamente alto di estinzione in natura ed è una specie che non si riproduce in cattività.
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