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venerdì 26 dicembre 2014

The end: post finale.

Quest’anno il corso di “Storia delle cose” ha trattato il tema dell’alimentazione per ricollegarsi all'ormai prossima Expo di Milano 2015, “Nutrire il pianeta,Energia per la vita”. Ed è proprio di questo tema che si occupa il blog di ogni singolo studente, in particolare di una COSA DA MANGIARE e di una COSA PER MANGIARE:  le parole, la cultura, i miti, la storia, la geografia, la produzione, le ricette e le proprietà ad esse associabili.
Il mio blog si è occupato dell’ANGUILLA, la vera protagonista, e dello SCOLAPASTA.

L’anguilla è un pesce enigmatico, dissimile agli altri esemplari per la forma e per la riproduzione. Conosciuta ed apprezzata nel mondo culinario fin dall'antichità, infatti venivano catturate anche nella preistoria, dal Homo heidelbergensis, grazie ai fattori ambientali e territoriali che favorivano il loro passaggio in zone di acqua calma e bassa. Vi sono riferimenti all'anguilla anche nelle storie dei pellegrini, che avevano scoperto l’esistenza del pesce grazie agli indiani, che gliel'avevano donato come simbolo di amicizia.
Nelle favole e miti appare sotto forme diverse, trasformandosi nelle epoche e nei continenti. Da Abaia, Malese, gigante anguilla protettrice di tutti gli abitanti dell’oceano, a Namazu, a volte anguilla, altre pesce gatto, di origine Giapponese, in grado di dare origine ai terremoti, ma anche Tuna-roa, ed altri già citati nel blog qui. Rappresenta il simbolo dell’inafferrabilità e della virilità.
Dalle leggende, la presenza delle anguille si diffonde anche nella modernità, tramite l’arte, la musica, i libri, il cinema ed i fumetti.
In cucina l’anguilla ha numerose declinazioni, che variano da paese e paese. Le sue proprietànutrizionali variano in base all'età, ma in generale è un pesce grasso, ricco di vitamine, denso e carnoso.
Il ciclo riproduttivo rimane ancora oggi un mistero. Infatti le anguille non si riproducono in cattività, ma si spostano dall'Europa al Mar dei Sargassi, dove si riproducono e da dove non ritornano. Le loro larve vi restano da uno a due anni, poi sono portate dalla Corrente del Golfo fino alle coste europee, e così continua il ciclo. L’allevamento consiste nella cattura delle anguille cieche e nel loro accrescimento fino all'età desiderata.  
L’anguilla è una specie ad altro rischio di estinzione, a causa della sua incapacità di riprodursi in cattività e dello sfruttamento continuo ed imperterrito dell’uomo. Negli ultimi 30 anni le anguille Europee, Americane e Giapponesi sono diminuite del 99%, sia per pesca eccessiva che per l’inquinamento, perdita e degrado dell’habitat, parassiti e malattie, cambi climatici e territoriali.
È quindi necessario riconsiderare in modo sostenibile lo sfruttamento di questa specie e delle altre risorse ambientali, per impedire la loro estinzione e conoscerle dal vivo, non solo attraverso i miti.

Links:
https://books.google.it/books?id=Osowwagdch8C&pg=PA40&lpg=PA40&dq=anguilla+simbolo&source=bl&ots=J6ZCpTQmWB&sig=a715ffGnZUozztJDZ6AyH8ZeeDs&hl=it&sa=X&ei=InSdVOWwNMmxUZjag_AK&ved=0CDkQ6AEwBw#v=onepage&q=anguilla%20simbolo&f=false

Esperienze personali con le cose.

SCOLAPASTA
Uso dello scolapasta per creare ombre molto interessanti, immortalate nelle fotografie.
Ombra di scolapasta su parete.
Ombra di scolapasta su ragazza.
Ombra di scolapasta su cane.
Fotografie scattate il 20/12/2014, a Rubiana (TO) verso le 12:00.


ANGUILLA
Purtroppo non ho potuto avere un esperienza diretta con le anguille, poiché non ne ho trovate da acquistare.
Riporto quindi la creazione del disegno dell'anguilla, fatta da me, usata nel pattern per sfondo del blog.
Disegno a mano dell'anguilla.
Colorazione dell'anguilla su Adobe Photoshop.
Composizione del pattern su Adobe Photoshop.
Pattern creato il 05/10/2014. 

domenica 30 novembre 2014

Catalogo delle specie: anguille.

Links: http://fishbase.sinica.edu.tw/identification/SpeciesList.php?genus=Anguilla

giovedì 27 novembre 2014

Quadri prosopografici.

Pablo Picasso
Pablo Picasso che mangia un'anguilla


L'anguilla era uno dei due alimenti preferiti da Pablo Picasso.

Link: http://www.openculture.com/2014/10/pablo-picassos-eel-stew-omelette-tortilla-nicoise-recipes.html 

lunedì 24 novembre 2014

I processi di lavorazione eseguiti industrialmente sull'anguilla.

Le lavorazioni che subiscono le anguille prima di essere immesse sul mercato sono varie e in particolar modo si adattano alle richieste da parte dei consumatori di diverse regioni del mondo.

Il mercato che ne fa maggior richiesta è quello giapponese, che gradisce soprattutto le “kabayaki”, ossia anguille marinate e grigliate. A queste lavorazioni si prestano le anguille con un peso di 0.2 kg. 
Kabayaki.

In Europa e Nord America sono gradite le anguille affumicate ed in umido. 
Affumicatura delle anguille.
Anguille affumicate di Orbetello.
Anguilla in umido.

In Italia, Francia e Spagna vengono ancora mangiate anguille allo stadio di “cieche”, pur essendo molto difficili da trovare ed a un prezzo elevato.
Anguille cieche.
A queste fasi di lavorazione del prodotto, seguono le fasi di confezionatura, etichettatura, trasporto, magazzino, commercio.

Link: http://www.agmrc.org/commodities__products/aquaculture/american-eel/

domenica 2 novembre 2014

Principi nutrizionali dell'anguilla.

Anguilla - Generalità e Caratteristiche Nutrizionali
L'anguilla è un alimento di origine animale appartenete ai prodotti della pesca; la composizione di questo organismo acquatico varia sensibilmente in relazione: all'età, allo stato di maturazione sessuale, all'ambiente di prelievo ecc. Mediamente, l'anguilla aumenta la propria scorta di grasso con l'avanzare degli anni anche se una vecchia anguilla catturata in acque interne (prima della migrazione) rispetto ad un'altra catturata nel bel mezzo del viaggio, contiene una frazione lipidica del tutto differente (maggiore rispetto alla seconda). Lo stesso vale per il sesso; la femmina, raggiungendo dimensioni maggiori rispetto al maschio, incrementa maggiormente le proprie scorte di tessuto adiposo in vista della maturazione e della migrazione. E' comunque possibile affermare che l'anguilla appartenga alla categoria dei pesci grassi.
La quantità di grassi presenti nell'anguilla ne aumenta vertiginosamente l'apporto energetico, che risulta pressoché impossibile da contestualizzare sistematicamente in una dieta ipocalorica dimagrante.
La grassezza dell'anguilla si accompagna a notevoli quantitativi di colesterolo che la rendono inadatta all'alimentazione contro l'ipercolesterolemia. Per contro, l'anguilla apporta ottime quantità di vit. A e vit. E liposolubili, e di acidi grassi polinsaturi essenziali (ω‰-3). Le proteine sono abbondanti e ad alto valore biologico.
L'anguilla contiene buone quantità di ferro e vitamine del gruppo B: tiamina, riboflavina e niacina (B1, B2 e PP).
NB: Come spiegato in questo articolo, la preparazione culinaria d'eccellenza per l'anguilla è quella ai ferri; con questo sistema il pesce giunge a scolare fino al 50% del proprio peso (acqua e grasso), il che ne riduce drasticamente l'apporto di lipidi, colesterolo, acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili.

Calorie:

Potrebbe interessarti:http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/anguilla.html
100 g di Anguilla apportano circa 184 calorie (0% carboidrati, 42,8% proteine, 57,2% grassi).


Tabelle sui principi nutrizionali:








Link:http://www.dietabit.it/alimenti/pesce/anguilla/
http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/anguilla.html

Toccare le cose, odorare le cose, mangiare le cose.

ANGUILLA:
Tatto: l'anguilla risulta liscia, viscida e scivolosa.









Olfatto: l'anguilla odora di pesce e di mare.










Gusto: si tratta di un pesce bianco, denso e carnoso, la texture è paragonabile a quella del pollo con il gusto che si avvicina a quello del tonno, con una dolcezza che rimanda al sapore del granchio.

mercoledì 22 ottobre 2014