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lunedì 24 novembre 2014

Processi di produzione dello scolapasta.

Gli scolapasta in plastica e in silicone vengono generalmente prodotti tramite stampaggio ad iniezione.
Scolapasta in plastica           -           Scolapasta in silicone


Lo stampaggio a iniezione è un processo di produzione industriale in cui un materiale plastico viene fuso (plastificato) e iniettato ad elevata pressione all'interno di uno stampo chiuso, che viene aperto dopo il raffreddamento del manufatto.
Generalmente l'iniezione avviene a pressioni elevate ed a temperature abbastanza elevate da consentire lo scorrimento del materiale "plastificato" all'interno del macchinario.
Il macchinario (detto pressa ad iniezione) che permette l'operazione di stampaggio a iniezione è costituito da un "gruppo iniezione" (detto a "vite punzonante") collegato a un "gruppo chiusura". Il gruppo iniezione ha il compito di riscaldare fino a fusione e quindi plastificare il materiale e di spingerlo poi all'interno dello stampo (grazie all'azione di un pistone o di una vite mobile), mentre il gruppo chiusura ha il compito di tenere chiuso lo stampo (idraulicamente o meccanicamente) durante la fase di iniezione, contrastando l'alta pressione generata dal gruppo iniezione.

Componenti principali del sistema di iniezione.

Gli scolapasta in acciaio possono essere composti da una retinatura in acciao, oppure da una lamina forata, che vengono tagliati e pressati secondo le necessità per andare a formare la ciotola, questa viene successivamente fissata ad una cornice e al manico, tramite saldatura elettrica.  

Scolapasta in acciao forato    -   Scolapasta in acciaio in retina metallica

La pressatura avviene tramite una pressa, generalmente ad azione verticale, che a seconda del metodo con cui viene generata la forza applicata possono essere meccaniche, idrauliche o idro-formatrici.

Macchina per la pressa di lamiere.

La foratura può avvenire tramite vari processi:
  • Taglio laser
  • Cesoiatura
  • Punzonatura



Vi sono anche prodotti artigianali come gli scolapasta in argilla pirofila.

Scolapasta artigianale in argilla pirofila.


domenica 2 novembre 2014

Lo sviluppo storico dei materiali dello scolapasta.

I primi rudimentali strumenti per scolare la pasta dovrebbero risalire al ‘300, sebbene il condizionale sia d’obbligo, in quanto alcuni li ritengono ancora più antichi, asserendo che non sarebbero stati altro che un’evoluzione dei vecchi setacci e colatoi in vimini, bronzo, tela grezza o materiali ceramici anticamente adoperati per filtrare il vino, oggigiorno sono spesso realizzati in plastica.

Pentola e scolapasta della civiltà romana.
Scolapasta in ceramica proveniente dalla Puglia.
Scolapasta moderno in plastica.


Link: http://www.pilloledistoria.it/tag/scolapasta
http://www.wisegeek.com/what-is-a-colander.htm

mercoledì 22 ottobre 2014

Scheda scientifica dell'anguilla.

Classificazione scientifica:
  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
    Illustrazione di anguilla

  • Sottoregno: Eumetazoa Bilateria
  • Phylum: Chordata
  • Subphylum: Vertebrata
  • Superclasse: Gnathostomata
  • Classe: Actinopterygii
  • Sottoclasse: Neopterygii
  • Infraclasse: Teleostei
  • Superordine: Elopomorpha
  • Ordine: Anguilliformes
  • Sottordine: Anguilloidei
  • Famiglia: Anguillidae
  • Genere: Anguilla
  • Specie: A. anguilla

Morfologia: corpo molto allungato a sezione cilindrica anteriormente e compressa lateralmente nella regione della coda; colorazione molto scura sul dorso, giallastra o grigia sul ventre; pinna dorsale, caudale ed anale fuse in un'unica pinna; mancano le pinne ventrali; squame piccolissime e cute molto scivolosa per l'abbondanza di muco prodotto da apposite cellule cutanee.
Distribuzione: nelle acque salmastre costiere ed in ogni tipo di acque interne.
Habitat: specie a migrazione catadroma (dai fiumi scende al mare per riprodursi), predilige gli ambienti con fondali melmosi pur adattandosi a qualunque ambiente d'acqua dolce.
Alimentazione: invertebrati acquatici, piccoli pesci ed uova di pesce in attesa di schiusa, rane, girini, vermi. 
Ciclo biologico: Interessante è il ciclo riproduttivo, che ancora oggi rimane un mistero per molti studiosi, fin dagli studi di Aristotile. L’anguilla non si riproduce in cattività, permane nei fiumi, nei laghi e negli stagni europei solo allo stadio di novellame. Quando le anguille hanno raggiunto la loro maturità sessuale (da 6 a 12 anni per i maschi e da 9 a 18 anni per le femmine), ritornano all’unico loro luogo di nascita: il Mar dei Sargassi, nell’Oceano Atlantico, al largo della Florida (USA), dove si riproducono e da dove non ritornano. Le loro larve vi restano da uno a due anni, poi sono portate dalla Corrente del Golfo fino alle coste europee dove arrivano dopo un viaggio di 200-300 giorni. I loro arrivi sono scaglionati dall’inizio dell’inverno nel sud dell’Europa fino all’inizio dell’estate successiva nel nord. Si trasformano allora in cieche, piccole anguille trasparenti da 6 a 12 cm, e rimangono negli estuari in cui si nutrono di plancton. Colonizzano poi progressivamente fiumi, laghi e stagni di pianura dove diventano anguille gialle, per poi arrivare all’apice della crescita sotto forma di  argentine o capitoni (femmina di grandi dimensioni lunghe fino a un metro e mezzo).

Ciclo riproduttivo dell'anguilla.



STATO DI CONSERVAZIONE


CRITICO

Purtroppo l'anguilla è una specie considerata a rischio estremamente alto di estinzione in natura ed è una specie che non si riproduce in cattività.



Link: 


martedì 14 ottobre 2014

Le cose e la geografia: le cose da mangiare e i luoghi di origine.

L’anguilla è sempre stata apprezzata in tutte le gastronomie europee, dal Mar Bianco al Mar Nero. Da lungo tempo, quindi, è oggetto di un allevamento estensivo tradizionale che consiste nel tenere le anguille in cattività negli stagni. 
Poiché attualmente l’anguilla non si riproduce in cattività, la produzione acquicola si basa sulle catture di novellame che prosegue la crescita in allevamenti intensivi, in sistemi di ricircolo.
L’anguilla permane nei fiumi, nei laghi e negli stagni europei solo allo stadio di novellame. Quando le anguille hanno raggiunto la loro maturità sessuale (da 6 a 12 anni per i maschi e da 9 a 18 anni per le femmine), ritornano all’unico loro luogo di nascita: il Mar dei Sargassi, nell’Oceano Atlantico, al largo della Florida (USA), dove si riproducono e da dove non ritornano.

Principali paesi produttori UE – Paesi Bassi, Danimarca, Italia.
Principali paesi produttori mondiali – Idem + Cina, Giappone.

Mappa Europea:
Mappa Europea in cui sono evidenziati i maggiori produttori UE: Danimarca, Italia, Paesi Bassi.

In Italia gli allevamenti di anguille sono concentrati principalmente in: Lombardia, Veneto e Sardegna.


Mappa Italiana: 
Cartina italiana, sono evidenziati:
Lombardia, Sardegna e Veneto.
Allevamento di anguille a Porto Tolle (RO, Veneto)






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